E’ stata tua la colpa…
A Torino, come a Roma, come a Livorno e come non so dove, è “sempre colpa” di quelli che c’erano prima. La domanda che mi pongo è: quanto tempo ci vuole per poter affermare senza nessun plausibile dubbio che i meriti (od i demeriti) sono di chi governa od amministra?
Un mantra ossessivo, uno scudo inscalfibile.
In quanto tempo (minuti, giorni oppure settimane, mesi, anni o decenni) si può supporre che le scorie contaminanti vengano bonificate e finalmente ci si possa sottoporre al giudizio degli elettori?
Lo trovo veramente stucchevole, anche se capisco perfettamente che per un certo periodo possa essere funzionale a coprire delle mancanze, l’inesperienza o -per davvero- degli elementi tossici di difficile bonifica.
Alla lunga penso che saranno soprattutto i pentastellati a pagare dazio. Ed un poco mi dispiace pure. Pur non concependo il partito “one man show”, teleguidato dal blog, amministrato dalla piattaforma, non posso non riconoscere che il Movimento ha sdoganato una generazione di politici che forse mai, in un’altra situazione, si sarebbero affacciati alle porte dei colli romani.
E poi la passione. Tanta, soprattutto in alcuni. Anche amici miei fraterni.
Arrivati ai giorni nostri (mi fa ridere scriverlo ma -a volte- nella fase politica che stiamo vivendo, quello che è successo un mese fa, pare lontano anni luce) mi debbo invece appellare ai 5S.
Per la democrazia spero, come scrivevo ieri un altro post, che i pentastellati sappiano mettere un freno allo tsunami populista. E -se necessario- sappiano anche staccare la spina.
Italiani.
Non siamo quello che vogliono farci apparire. Non camperemo senza umanità. Non moriremo razzisti.
Non possiamo, non lo vogliamo e lo dobbiamo a noi stessi.