Zio Silvio

Berlusconi, come al solito, arrivi tardi nella corsa a chi le spara più grosse.

La scorsa settimana la Faraone Produzioni ha promesso una cifra minima di 2.000 euro per le pensioni e la piantumazione di 3.000.000 di piante.

Quando c’è da fare i botti non ci batte nessuno.

Faraone Produzioni, promesse non fatti ❗

Ancora e sempre (politica)

Draghi nella sua sobrietà è stato lineare, rivendicando (neppure troppo, avrebbe potuto vantarsi di più), gli obiettivi raggiunti)l. È stato molto chiaro sul come proseguire…

Adesso tocca all’avvocato del popolo (potrebbe trovarsi con il “popolo” che ha in parlamento ancora dimezzato) che dimostrando poca accortezza politica nei giorni scorsi è andato verso una castrazione (politica) volontaria. Rimpiangerà Volturara???

Mannaggia la politica

Draghi accettò di guidare un governo di unità nazionale, quando si sfila il partito che, sciagura ha voluto, ha presso il 33% alle ultime elezioni, non si può sostenere che potrebbe andare avanti ugualmente perché “tanto ha la maggioranza”. In questi casi si rischia assieme, si perde assieme, si vince assieme.

Penso che alla luce di quanto successo, della valutazione del livello di affidabilità, dell’incapacità di essere partner affidabile, il segretario del PD Letta rivedrà la, per altro, già velleitaria idea di alleanze che aveva.

E comunque non credo che i compagni del PD (pur con tutti i loro limiti, errori e quanto di altro si possa pensare) possano essere disponibili a fare alleanze con l’avvocato del popolo.

E, soprattutto, subito al voto.

Elezioni

Più che leggere commenti sto ascoltando dei rutti.

Sono per le elezioni, subito e mi auguro che finisca la parabola degli “apritori” di scatolette di tonno.

Non credo sia possibile andare oltre il peggio del peggio.

(E il non voto di oggi è la riprova: tra guerra, spread, aumento dei tassi, mancanza di gas, aumento della povertà, la scelta è stata quella di abbandonare il governo. I numeri ci sarebbero ugualmente, certo, ma quando si avvia una fase governativa come questa si va avanti assieme condividendo le scelte popolari e quelle impopolari. L’avvocato del popolo non sa neppure dove stanno di casa i cittadini.

Vergogna!

Ita”g”lia (sigh)

✍🏽 Non sono stati sufficienti l’onda lunga della crisi partita nel 2006, varie guerre ed infine la pandemia ed il successivo conflitto russo-ucraino a (ri)consegnarci una coscienza di paese.

Quello italiano è un popolo che sulle macerie della seconda guerra mondiale ha vissuto un boom economico, è riuscito ad uscire da un lungo e terrificante tunnel legato alla stagione del terrorismo, è sopravvissuto a varie crisi energetiche.

Ho sempre avuto la percezione di una nazione capace di essere monolite quando, all’ultimissimo secondo, con più di un piede nello strapiombo, raschiando sotto il barile, riusciva in imprese strabilianti. Si diceva della Democrazia Cristiana, falcidiata dalle correnti, di avere la forza di essere testuggine prima degli impegni importanti. E così pure nello sport, per non essere prolisso rimando alle affermazioni ai mondiali di calcio del 1982 e 2006, dove partivamo con il ruolo di comparse

Non so se sia in forza di un mio pessimismo di fondo dovuto a ragioni anagrafiche ma il colpo di reni non lo immagino neppure più, prevale un senso di abbandono.

Troppa approssimazione, troppo pressappochismo, troppa cialtroneria, a cominciare da una classe politica che sconta la pochezza della mancanza di pensiero.

La causa è una sola: è venuta meno la cultura.

La politica, l’imprenditoria, alcuni pezzi della chiesa sono profondamente ed irreparabilmente ignoranti.