#TROFARELLOSPORTCALCIO #InPuntaDiPenna #Personaggi #EnricoMogliotti
Per l’appuntamento settimanale con i personaggi, ci siamo confrontati con Enrico Mogliotti, grande ex di Trofarello e di SanGiacomo Chieri, proprio nella settimana post derby.
Dal suo osservatorio privilegiato, non contaminato dalla frenesia del campo, dal quale è lontano da una stagione, per una scelta dettata dalla volontà di seguire -al momento- i figli piccoli, si possono apprezzare tante sfumature interessanti su tre focus: il momento delle sue ex squadre ed un’opinione sulla notizia del giorno, l’approdo di Mauro Brunetta al Colleretto Pedanea.
Sul Trofarello: “E’ certamente la sorpresa del girone. Bisogna dare atto a Nunzio Sinopoli di avere operato sul mercato con grande acume e competenza. Ha saputo pescare atleti che hanno sposato innanzitutto un progetto. E poi la scelta del mister, Davide Abbienti, una scommessa riuscita. Un allenatore che, da quanto leggo, ha saputo dare un gioco alla squadra, le giuste motivazioni ed una grande “gamba”. Questa stagione può diventare molto importante per i biancorossi a cui sono legato da un affetto che difficilmente si potrebbe quantificare. Mi ricorda, per alcuni versi, la cavalcata con la quale conquistammo il passaggio di categoria. Anche allora non eravamo favoriti, partimmo con il piede giusto e riuscimmo a gestire le emozioni sino alla fine. Una vittoria di cuore e di testa.”
Sul SanGiacomo Chieri: “Ho grande stima per Toni Ballario e sono molto amico di Tedesco, il quale ogni anno si prodiga per allestire prima squadra e settore giovanile in una piazza non facile, per la presenza di un competitor fuori portata come è il Chieri, che dispone -innanzitutto- di mezzi superiori. Dopo un inizio di stagione confortante, causa qualche assenza di troppo per infortuni e vecchie pendenze con il giudice sportivo legate alla passata stagione, hanno avuto una flessione che è assolutamente rimediabile, a mio giudizio. Già facendo risultato domenica, la classifica offrirebbe un altro punto di vista. Ad ogni modo ci sono tante gare da giocare e l’esperienza e le capacità di certo non mancano a tecnico e dirigenza”
Su Mauro Brunetta: “Mauro è un amico ed un grande tecnico. Il nostro calcio aveva la necessità del ritorno di personaggi di questo livello. Mauro vive masticando calcio, tutti i giorni. Ha competenza ma soprattutto una conoscenza di questo mondo che probabilmente non ha eguali. Credo sia un’avventura stimolante. Certamente conosceremo una realtà che -ai più- diceva poco, essendo nel girone canavesano, ma -da quanto leggo- molto ambiziosa. In un ambiente che ha voglia di fare, Mauro trova il giusto humus per far crescere esperienze importanti.
Ho letto in un post che “Il calcio dilettantistico senza Brunetta è come una settimana senza la domenica, triste.” Condivido in pieno.”
Per ultimo, andando fuori tema, quando rivedremo Mou-gliotti su una panchina: “Non nascondo di avere avuto degli abboccamenti durante l’estate. Anche molto interessanti che, però, non sono andati a buon fine. Sono un poco combattuto. Mi sto godendo i miei due figli piccoli. Non è facile abbandonare tutto questo. Ci vogliono grandi motivazioni da condividere innanzitutto in famiglia. Il mio non è stato un addio al calcio. Diciamo che ho preso un periodo di aspettativa.”