😭Povero Toro
La crisi del Toro non nasce oggi, l’iscrizione all’anagrafe è di almeno 12 mesi fa, se non prima.
Rimettendo a posto temporalmente gli eventi, ricordo la conquista dei preliminari di Europa League, la disputa degli stessi, un’indecorosa uscita, l’inizio della china.
In mezzo l’addio di Petrachi, i mal di pancia di Nkolou e poi Mazzarri (con lui allenatore la squadra è passata da avere una difesa quasi impenetrabile a colabrodo) e poi una salvezza per la quale, forse, si deve ringraziare il Covid.
In questo anno e mezzo il Toro è finito in una centrifuga.
Ha subito vari cortocircuiti.
Qualche shock.
Dall’altra parte una società che non sembra perseguire una linea logica e coerente. Ad oggi, ad esempio, il mercato è aperto da quasi due settimane, il Toro ha degli incontri decisivi, la società non acquista, perde tempo e punti.
Nel calcio le questioni economiche, è risaputo hanno altre valenze e prospettive. L’acquirente, soprattutto in caso di necessità, è difficile possa comprare come e a quanto vuole. Ma questo il presidente non lo ha ancora messo a fuoco. Così le gare passano ed i punti si perdono.
Più che il cambio del mister, valuterei la sostituzione del DS, andrei a rinforzare i quadri societari, investirei sulle strutture, cercherei un minimo di dialogo con la mia clientela, i tifosi.
Servono un regista, una mezzala, una seconda punta, forse un laterale di sinistra.
Forti, collaudati, con carattere.
E pure con questi sarà dura.