Pensiero del 1° dell’anno

La vita dovrebbe essere vissuta all’incontrario
(Cit.)
-Non so bene cosa significhi ma suonava bene-

Jólabókaflód

❗Si chiama Jólabókaflód ed è la tradizione tutta islandese di regalare libri il giorno della vigilia di Natale e di iniziare subito a leggerli. Il bello è che gli islandesi dedicano anche tutto il 25 dicembre alla lettura del libro avuto in dono. Non ci sono pranzi pantagruelici a cui presenziare, c’è solo un buon libro (rigorosamente di carta, non sono ammessi iPad), una tisana, un divano accogliente, magari il camino che scoppietta. Il Natale in Islanda è dolcissimo.

Jólabókaflód vuol dire “inondazione di libri” ed è una consuetudine a cui gli islandesi non possono proprio rinunciare.

Quest’anno ho regalato solo libri, a grandi e piccini.

🔴Buon Natale e tanti auguri alle persone desiderose di sapere
😊😊😊

(QUESTO È L’AUGURIO CHE HO MANDATO A TUTTI GLI AMICI. DA QUANDO NON POSSO MANGIARE SONO DIVENTATO FILOSOFO 😂😂😂)

SGLM _ ADDERETO SANTI, IN RICORDO DI UN AMICO 😢

A mano a mano, tante tessere di quel fantastico, per lo meno per me, mosaico che era Addereto Santi (per i non sangiorgesi il quartiere dove ho casa nel Sannio) si stanno inesorabilmente staccando.
I primi ricordi nella bottega adibita a cucina di mio zio Angelo, tra un piatto e l’altro, ascoltavo ed assorbivo di storia, di storie, di vita vissuta.
Politica, cultura, racconti, la Sannio film, il Brasile, il rio grande do Sol…
E poi la festa del Quartiere, la disponibilità infinita, il vino che usciva dalla fontana con quel fantastico meccanismo creato nel rubinetto.
E poi quella casa che per me era più di un museo.
L’educazione, l’intelligenza sempre viva, le buone maniere, il senso del dovere. Ed anche le prese in giro quando, affacciato alla finestra, mi salutava con il braccio alzato perché indossavo la maglietta nera.
Marcello, con te è veramente finita un’epoca.
Quando ti inerpichi per corso Umberto e vedi quelle porte, tante porte, troppe porte, da cui usciva tanta umanità, definitivamente chiuse, mi assale una grande malinconia.
Un grande senso di abbandono se mi volto indietro.